Ogni anno dicembre è tempo di bilanci e nuovi obiettivi per il futuro. Com’è stato il mio 2024? Come sapete, l’anno è iniziato con la terza e ultima operazione al dito della mia mano destra dopo l’infortunio avuto nell’agosto 2022. L’operazione è stata veloce, la riabilitazione un po’ più lunga, ma siamo arrivati alla fine. Il dito è ritornato a funzionare? No, rimane teso e rigido: senza riuscire a piegarlo cosa me ne faccio? Nulla però è lì attaccato agli altri e fa loro compagnia. A parte gli scherzi, son felice di aver concluso questa brutta avventura con successo. Son tornato al 100% alla vita di prima, riesco a fare tutto senza problemi e ora non ci penso più. 

Il 2024 è stato un anno di tanti viaggi e fiere tra Europa, USA e Canada. Già lo scorso anno avevo programmato di visitare alcuni dei Paesi dove vanno i nostri vini: in un periodo di stabilità di mercato, o leggera flessione in alcuni casi, ho preferito far visita ai miei importatori e agenti per aiutarli e far conoscere ancora meglio me e i miei vini. Così ho visitato Parigi, New York, Boston, Burlington, Ottawa, Toronto, Bordeaux, Montreal, Zurigo, Vienna e non solo. Quanto seminato sta già portando i primi frutti e confido che il 2025 sarà un anno di grande raccolta.

Dalla scorsa primavera abbiamo 6 nuovi ettari di vigna da coltivare: i nostri vicini ci hanno proposto i loro vigneti e, anche se un po’ preoccupati per il tanto lavoro in più, non ce li siamo fatti scappare. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo iniziato la nuova avventura. 

L’annata agronomica è stata molto molto piovosa fin da aprile ed è proseguita fresca e umida per gran parte dell’estate. Solo da metà luglio l’estate si è comportata come tale. A fine agosto abbiamo iniziato la vendemmia con le uve precoci e la Garganega per il nostro Primo Incontro. Da metà settembre è ricominciato a piovere senza tregua fino a metà ottobre. La vendemmia è stata molto faticosa sia fisicamente (spesso abbiamo vendemmiato bagnati e con il fango) che mentalmente. La lunga esperienza maturata negli anni, tanta selezione delle uve in vigna e grande pazienza ci hanno permesso di gestire la situazione al meglio e di dar vita a vini freschi e salati come il territorio vulcanico di Gambellara sa regalarci.

In questi giorni, infine, è uscita anche la nuova linea dell’Orso con il primo vino: l’Orso gentile. L’Orso, scrutando le opportunità da sopra l’albero, ha trovato un territorio magnifico dove da tempo viene coltivata la Garganega su uno splendido calcare rosa. Così ora posso offrire a clienti e amici anche un sapore diverso dalla Garganega vulcanica di Gambellara, un vino pieno e coraggioso, dal sorso gentile e l’anima armoniosa.

I propositi per il 2025? Ne ho tanti, a cominciare dall’andare in palestra e mettermi a dieta, ma ho imparato che bisogna concentrarsi solo su quelli davvero realizzabili! Sicuramente dovrò ritagliarmi più tempo per le mie passioni come sciare, camminare e la montagna in generale e per la mia famiglia. Mia figlia più grande ha iniziato le superiori e la piccola la quarta elementare: come passa il tempo e come crescono belle e rigogliose! Nel lavoro mi aspetterà un anno di raccolta e nuove semine: voglio visitare e studiare i Paesi asiatici per riuscire a entrarci sempre con più peso e precisione. Sarà poi l’anno dell’uscita di un nuovo vino, che arriverà in primavera: l’Orso saggio, un vino che sa aspettare e non ha fretta.

Per l’anno che arriva il mio auguro a tutti voi è di “salire sugli alberi” come fa l’Orso per scrutare nuove opportunità all’orizzonte e rincorrere così i vostri sogni.