Giovedì 8 febbraio, alle 8.30 del mattino sono sceso dall’aereo a Parigi per cinque giorni di intenso lavoro (ma anche di piacere, perché no?!?) con il mio importatore Bruno Ducasse di Bonte di Vino.

Primo appuntamento fissato alle dieci per conoscere di persona alcuni clienti che già scelgono il mio vino; in verità tutta la giornata l’abbiamo passata su e giù per le vie parigine tra degustazioni, chiacchiera, confronti, assaggiando del buon cibo. Le notti parigine sono lunghe ma io non ne ho approfittato, stanco del viaggio e focalizzato sul lavoro di questi giorni, subito dopo cena sono andato a dormire. 

Il programma prevedeva sveglia presto il venerdì mattina e ripartire con il tour dedicato ai clienti, per conoscerli personalmente, per stringere nuovi accordi e soprattutto per presentare la mia Garganega e la Durella. Sabato unica mattinata di relax, finalmente ho fatto il turista (compresa la partita di Rugby della 6 Nazioni tifando Francia in un Pub) prima di andare in fiera ad allestire per i due giorni al Raw Wine Paris.

Giorni di fiera trascorsi veloci, ho stretto molte mani e mi sono preso il tempo per visitare i padiglioni dove erano ospitate diverse aziende “artigiane” di tutta Europa, occasione per me per conoscere nuovi territori, assaggiare altri vini, dialogare con winelover, ristoratori e importatori, con l’aiuto di Bruno, che mi affiancava al desk.

Per me le fiere andrebbero vissute così, come opportunità di business ovviamente ma anche come incontro e confronto con altri produttori per scambiare idee ed impressioni su una nostra passione condivisa, il vino. I risultati di questo viaggio arriveranno tra un po’ di tempo ma le persone conosciute, i prelibati vini assaggiati e i luoghi visitati son rimasti da subito impressi nella mia memoria.