È quasi arrivato il momento di spremere le nostre migliori uve “garganega”, grappoli che ho fatto appassire appesi ai picai nella mia azienda.
Vi voglio raccontare questa storia, che si ripete ogni anno, perché fa parte della nostra tradizione, del nostro modo di fare buon vino con metodi antichi, ma indispensabili anche al giorno d’oggi.
Un tempo, di questi grappoli si sceglievano le ali (nel nostro dialetto “recie”, da qui il termine “recioto”), gli acini migliori di quella splendida uva appassita.
Siete invitati qui per assaggiarlo e, se volete, portarlo nelle vostre case ad accompagnare i dolci tradizionali a fine pasto o una chiacchierata in compagnia.
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